Avete una collaboratrice domestica o una badante e volete sapere come fare per calcolare l’importo deducibile nella dichiarazione dei redditi? Vediamo come fare
Se avete una colf o una badante domestica, nella vostra casa o in quella dei vostri genitori, saprete bene che bisogna versare i contributi per fare in modo che tutto risulti i regola. Versando i contributi naturalmente questi potranno essere detratti nella dichiarazione dei redditi.
QUALI CONTRIBUTI SI POSSONO DETRARRE?
Tutti i contributi versati agli addetti ai servizi domestici e all’assistenza personale o familiare sono deducibili dal reddito complessivo del contribuente. La contribuzione relativa ai lavoratori domestici prevede il versamento di due tipi di contributi, uno ordinario e l’altro integrativo. Per poter determinare l’esatto valore della quota di contributo non bisogna utilizzare il totale, perché quel valore va diviso in due parti: da una parte la quota di contributo a carico del datore del lavoro, deducibile nel limite di 1549,37 euro, mentre dall’altra la quota di contributo a carico del lavoratore.
COME SI DIVIDONO?
Per dividere le due parti è necessario conoscere l’esatto ammontare del contributo ordinario a carico sia del datore di lavoro sia del lavoratore. Importi che si possono trovare nelle tabelle di contribuzione predisposte dall’INPS, ma se in generale il lavoro non supera le 24 ore settimanali il contributo sarà regolato da tre fasce retributive, se le dovesse superare, invece, il contributo diventerà fisso. Una volta ottenuto il valore sarà possibile calcolare il valore esatto dell’importo che potrete detrarre nella vostra dichiarazione dei redditi.
DEDUCIBILITA’ DEI VOUCHER PER COLF E BADANTI
Come molti sanno è possibile usufruire di prestazioni per servizi domestici di colf, badanti e baby-sitting attraverso l’uso dei voucher. In tal caso il datore di lavoro domestico potrà portare in deduzione un importo pari al 13% del valore nominale del buono lavoro. Al fine di calcolare i contributi deducibili derivanti da pagamento in voucher, il contribuente deve conservare:
1) Ricevute di pagamento dell’acquisto dei buoni lavoro;
2) Copia dei buoni lavoro consegnati al prestatore – colf, badante, baby sitter ecc in caso di procedura cartacea;
3) Documentazione che attesta l’avvenuta comunicazione all’INPS dell’effettivo utilizzo dei buoni lavoro, procedura telematica;
4) Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà in cui si dichiara che la documentazione è relativa solo alle prestazioni di lavoro rese da addetti ai servizi domestici.